Maddaloni, il Vespa Club alla Giornata della Vespa 2016

MADDALONI (Caserta) – In Campania è tutto pronto per la Giornata della Vespa 2016 che vuole essere una manifestazione dove tutti gli iscritti ai Vespa Club affiliati al Vespa Club d’Italia, si incontreranno il 15 maggio 2016 in contemporanea in diverse piazze, sparse lungo la penisola, isole comprese.  Per la Campania l’appuntamento è al Parco del Grassano a San Salvatore Telesino (BN).

Dell’appuntamento Vincenzo d’Angelo del Vespa Club di Maddaloni e Ferdinando Chianese responsabile vespista regionale ne hanno parlato di recente con Antonio Forni, referente vespista di Benevento incaricato del coordinamento sul posto e dei preparativi in una recente trasmissione di “Dietro l’Angolo”, trasmessa dall’emittente New Radio Network, ai microfoni di Carlo Scalera.

Il tema di questa manifestazione vuole far sì che tutti gli amanti del gioiellino di Pontedera si uniscono sotto la bandiera dell’amicizia, della socialità e della condivisione.

Anche in Campania è, dunque, tutto pronto, gli ultimi accorgimenti e poi il 15 maggio si potranno aprire i cancelli del Parco del Grassano a San Salvatore Telesino, giustamente organizzato dal vespa club Benevento con la collaborazione di tutti i vespa club della Campania sotta la regia attenta di Ferdinando Chianese, referente per la Campania, ad accogliere ed avvicinare i tanti curiosi al mondo della vespa. Una manifestazione aperta a tutti.

A ricordare la nascita della Giornata della Vespa il Vespa Club Maddaloni ha come testimonial il suo presidente onorario Antonio Bernardo, che diventerà nella giornata della vespa il punto di attrazione vivente della storia della vespa in Campania a lui il compito di ricordare ora come allora come si mosse la macchina organizzativa in un solo anno di attività del Vespa Club d’Italia, sia a livello centrale che periferico. Ricorda lo stesso che allora fondò il vespa club Caserta, si lavorò assiduamente, affinché i Vespa Club locali, accettassero sin dalla nascita connotati solidi, con ruoli interni ben definiti, e rispettassero norme comportamentali davvero stringenti.

Il 6 maggio del 1951, in dodici città italiane tra cui Napoli si ritrovarono tutti i vespisti di allora, si parla in tutta Italia di circa 20 mila, che sfilarono lungo le vie delle diverse località incolonnati, uno spettacolo da mozzafiato.

Dopo questo tuffo nel passato torniamo al 2016…. Antonio Forni, presidente del Vespa Club Benevento è l’organizzatore della manifestazione e comunica che sarà un evento statico, ovvero senza percorrenze in Vespa. L’evento accoglierà i soci per l’intera giornata, intrattenendoli con attività di vario genere. Inoltre verrà fatta beneficenza devolvendo gli introiti delle iscrizioni ad associazioni che si adoperano per i bisognosi e per la ricerca. “Noi del vespa Club Benevento devolveremo detti introiti a favore degli alluvionati di Benevento”, riferisce Forni. Sarà certamente un evento non solo vespistico, ma di grande impatto sociale dove si prevede la partecipazione di migliaia di cittadini: per la prima volta l’aggregazione di così tante persone dimostrerà ampiamente quanto i vespisti hanno voglia di stare insieme senza sventolare bandiere di parte né obblighi provenienti dall’alto. Ecco nei particolari il programma, al momento dell’ingresso ai tesserati iscritti sarà consegnato un braccialetto colore rosso, mentre ai passeggeri e ai familiari non tesserati, ma comunque iscritti all’evento, sarà consegnato un braccialetto di colore giallo. Il numero dei braccialetti complessivi distribuiti corrisponde al numero totale delle persone iscritte (tesserati e no) e solo chi ne è munito potrà accedere nell’area pic nic. Il braccialetto, sostanzialmente, faciliterà sia ai singoli vespa club che all’organizzazione ogni opportuno e necessario controllo e riscontro, nonché ogni necessaria assistenza. I possessori del braccialetto, inoltre, potranno fruire degli sconti proposti sull’acquisto dei prodotti esposti nell’area fieristica. L’orario di accoglienza dei vespisti e dei passeggeri/familiari è previsto dalle ore 09,00 alle ore 11,00. In questa fase si procederà: alla sistemazione delle vespe, all’assegnazione dei posti nell’area pic nic, al ritiro delle taniche di vino assegnate ad ogni club, si provvederà all’accompagnamento dei bambini presso gli animatori alle visite degli stand vespistici e agli stand espositivi che effettuano anche vendita di prodotti locali; ogni ulteriore attività ritenuta piacevole (locazione canoa, bar, passeggiate, divertimenti vari), ci sarà la vendita dei biglietti al costo di 1,00 €, da dare in beneficenza (vendita che proseguirà anche successivamente durante il pranzo ed altri eventi), per partecipare all’estrazione casco originale Piaggio del 70° anniversario. Dalle 11.00 alle 11.30 saluto delle autorità e saluto dei presidenti di tutti i vespa club; dalle 11.30 alle 13.00 gara di lentezza sul prato, le cui modalità di svolgimento sono già state ampiamente comunicate via mail ufficiale e sulla pagina Facebook dedicata all’evento; dalle 13,00 alle 15,00 pranzo a sacco nell’area pic nic, munita di barbecue. I carboni possono essere acquistati in loco. Il bar potrà vendere panini e gli stand espositivi potranno vendervi i prodotti esposti. Dalle 15,00. alle 16,00 gara canora, che si svolgerà con le modalità della “corrida”. A seguire estrazioni per il premio in palio premiazioni dei vincitori delle gare e consegna assegno alla Caritas. Ovviamente il programma, che potrà subire delle variazioni negli orari in relazione alla durata degli eventi, non è in alcun modo vincolante, significando che ognuno potrà godersi la giornata come meglio ritiene. Per concludere possiamo dire che dopo 60 anni ritorna il vespa day infatti 60 anni fa la prima grandissima dimostrazione di quello che, di lì a poco, sarebbe diventato si era avuta infatti il 9 maggio del 1948 quando migliaia di persone, uomini e donne, si erano ritrovati nel primo ufficioso raduno che Renato Tassinari, giornalista, uomo di fiducia di Enrico Piaggio e dirigente della S.a.r.p.i., la società creata dalla Piaggio per costruire la rete di vendita del neonato scooter, aveva organizzato alla Fiera Campionaria di Milano. Tassinari chiamò quel raduno in Fiera «Sciame d’argento» e fu subito un successo che fece capire fece che mettere insieme migliaia di persone sotto un’unica bandiera, quella di Vespa, non sarebbe stato impossibile. Così si cominciò a lavorare sul concetto di «Vespa Club» che man mano inglobò i «Gruppi Vespisti» che spontaneamente nascevano un po’ ovunque in Italia. E fu l’inizio di un’epoca. Il 6 maggio del 1951, in dodici città italiane (Roma, Milano, Torino, Vicenza, Genova, Trieste, Palermo, Riccione, Firenze, Bari, Loreto e Napoli) si ritrovarono con puntualità cronometrica nelle piazze di riferimento ventimila vespisti, che sfilarono lungo le vie delle diverse località in colonne ordinatissime, costituite da un numero variabile tra i mille e i duemila elementi.

Un rito che domenica 15 maggio 2016 a San Salvatore Telesino al Parco del Grassano si ripeterà confidando in una giornate di sole, anche accompagnata da qualche goccia d’acqua , che certamente non farà preoccupare i vespisti campani abituati ad uscire in vespa con qualsiasi evento atmosferico.

Il vespa Club di Maddaloni invita tutti gli appassionati delle due ruote a partecipare.