Olio Campano, Confagricoltura: Eccellenza da proteggere e valorizzare con l’IGP

E’ iniziato da pochi giorni il confronto del Comitato Promotore con la Commissione europea, attraverso il ministero delle Politiche Agricole, per la proposta di riconoscimento dell’IGP “Olio Campania”. Confagricoltura ha sostenuto fin dall’inizio questo progetto impegnandosi nella definizione del disciplinare e nella preparazione della documentazione a sostegno dell’istanza.

“La nostra regione è da sempre fortemente vocata alla coltivazione dell’olivo – ha affermato il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano – e la reputazione della denominazione “Olio Campania” poggia su un legame antico: riferimenti e reperti storici fanno risalire la sua produzione addirittura al VI-VII secolo a.C. E questo legame tra il nostro territorio, l’olivo, l’olio e la cultura è ancora forte e attuale”. 

“Questo riconoscimento – prosegue Marzano – oltre a rappresentare un attestato all’impegno ed alla reputazione di tanti olivicoltori della nostra regione, distinguerebbe l’eccellenza del nostro olio, già conosciuto ed apprezzato proprio per le sue peculiarità”. 

Oggi la Campania è nota, a livello internazionale, per il suo olio extra vergine, caratterizzato da un fruttato di oliva nel quale è sempre possibile riconoscere uno o più dei seguenti descrittori: mandorla, carciofo e pomodoro. Questi, unitamente alle note equilibrate di amaro e di piccante, contribuiscono a garantire l’apprezzamento e la riconoscibilità dell’ “Olio Campania” dei consumatori sempre più esigenti in termini di qualità. 

La Campania, con il 6% circa del totale della superficie nazionale olivetata e un patrimonio olivicolo di oltre 8,5 milioni di piante, si colloca al quinto posto nella graduatoria delle regioni italiane. La produzione media rappresenta l’8% di quella nazionale. 

             
  Produzione di olive e di olio di oliva (quintali)    
    Olive (2021) Olio di oliva (2020)      
  Campania 1.993.127 185.943      
  Caserta 319.032 33.338      
  Benevento 220.000 32.000      
  Napoli 104.095 6.605      
  Avellino 240.000 30.000      
  Salerno 1.110.000 84.000      
  Fonte: elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Istat