La grandezza di Riccardo Muti in scena a Caserta

di Angela Cuccaro

Non c’era cornice di luce e di bellezza migliore della maestà della Reggia di Caserta in una sera di mezza estate per accogliere l’energia del Maestro Muti e della sua orchestra giovanile Luigi Cherubini.

Un dovere sentito quello di dare ai giovani l’esempio della sua arte, che a Riccardo Muti restituisce immensità artistica e umana.
Ouverture di F.Schubert – “anzi no, commenta il Maestro alla conclusione per descrivere le esecuzioni, diciamolo in Italiano..Sinfonia”
Il piglio, il carattere dell’uomo “libero”,
Il miglior rappresentante di questa nostra terra. La ricorda sempre,per la fondamentale importanza di Napoli, della Campania nella storia della musica mondiale, per le sue personali radici, il suo Conservatorio, S.Sebastiano poi denominato S.Pietro a Mariella, nella stessa sede del suo Liceo.

Radici forti e grande umiltà, a festeggiare i suoi 80 anni, il 28 Luglio, il governatore De Luca presente prima del Concerto gli ha consegnato un altro riconoscimento, nel clou della manifestazione “Un Estate da Re”.
Il Maestro Muti ha ringraziato salutando tutti ha poi detto “a quelli fuori ci penso io” alludendo alla moltitudine che, a ridosso del silenzio dell’area delimitata, arrivava anche a farsi sentire, visto lo spazio aperto.
Uno spaccato di umanità magari come dice,ma il Maestro ha troppo amore per la Vita, nemmeno in questo è severo.
In una recente intervista, Riccardo Muti aveva detto di “sentirsi a disagio “riferendosi al tempo attuale ed ai suoi valori.
Come non riconoscersi, come non provare lo stesso struggimento.
Eppure vederlo dirigere una giovane Orchestra si trova la risposta.
Solo con tali Esempi di Cultura e Umanità, si può avere energia e speranza.